L’Italia è una terra ricca di tradizioni, soprattutto quando si parla di pasta. Sono centinaia i formati regionali che puoi trovare diffusi in tutto il territorio (da quelle classiche alle ripiene) ma ce ne è una consumata in tutto il territorio, da nord a sud: il Tortellino.
Questa deliziosa pasta ripiena nata in Emilia-Romagna non solo ci accompagna nelle occasione speciali, ma è anche ricca di storia e leggende… e controversie (ancora oggi non si ha la certezza se siano stati inventati a Bologna o a Modena).
DOVE NASCE IL TORTELLINO?
L’origine del tortellino si confonde tra storia e leggenda. Per fare chiarezza, iniziamo subito dalla storia.
La prima traccia che troviamo del tortellino ci arriva dallo storico Cervellati, che in un suo manoscritto parla dei “Tortellum ad Natale”, presenti nelle tavole bolognesi già a partire dal secolo XII. Altri indizi ci arrivano dai primi anni del 1300, in una ricetta in dialetto Modenese “torteleti de enula”, mentre nel ‘400 il tortellino viene addirittura citato in una novella del Boccaccio, il “Decamerone”.
Una delle date fondamentali del tortellino è senza ombra di dubbio il 1904, anno in cui i fratelli emiliani Bartani, partecipando alla fiera di Los Angeles, presentano il tortellino e inventarono il modo per conservarli (fino ad allora sconosciuto.)
Una lunga storia, che prosegue fino al 7 dicembre 1974, anno in cui la ricetta del tortellino viene registrata alla Camera di Commercio di Bologna, grazie alle attività della “Dotta Confraternita del Tortellino”.
Ma come abbiamo detto, il tortellino non è solo storia… È anche leggenda.
LE LEGGENDE SULL’ORIGINE DEL TORTELLINO
Esistono due diverse leggende sulla nascita del Tortellino, all’apparenza simili ma molto diverse tra loro.
La Marchesina
La prima leggenda racconta di come un giorno nella locanda “Corona” di Castelfranco Emilia (allora sotto il controllo di Bologna) arrivò una bellissima e stanca Marchesina, che necessitava di ristoro dopo un lungo viaggio. Il proprietario della locanda rimase così colpito dalla bellezza della donna che la notte la spiò attraverso il buco della serratura. Osservandola rimase così colpito dalla perfezione del suo ombelico che, colto dall’ispirazione, creò il tortellino.
Venere
L’altra leggenda si fonde con la mitologia. Secondo questa storia, a seguito della guerra tra Modena e Bologna (“Secchia Rapita”), un giorno Venere, Bacco e Marte, dirigendosi verso Modena, trovarono ristoro presso la locanda “Corona”. Trascorsa la notte, Bacco e Marte lasciarono la locanda mentre Venere dormiva ancora. Svegliandosi chiamò il locandiere che, una volta arrivato e vista la perfezione dell’ombelico della Dea, corse in cucina per ricrearlo sotto forma di pasta. Ed ecco nato il tortellino!
I tortellini di Modena e di Bologna sono uguali? Non proprio!
Le controversie sulla nascita dei tortellini tra Modena e Bologna non si fermano qui. Anche il modo in cui il tortellino è realizzato cambia. Partiamo dal nome in dialetto: a Bologna si chiamano turtlén, mentre a Modena turtléin.
Ma c’è altro. Anche il modo di chiuderli cambia. A Modena solitamente la chiusura viene fatta attorno all’indice, mentre a Bologna attorno al mignolo.
E non è ancora tutto. Alcune differenze le troviamo anche all’interno del ripieno. Devi sapere infatti che a Modena solitamente si utilizza più Parmigiano Reggiano, mentre a Bologna si preferisce aggiungere un più di carne di lombo di maiale.
Tu quale ricetta preferisci?